I gravi scontri del 1922 a Milano e la Medaglia al Valor Civile alla Croce Verde A.P.M.
Il 1922 fu l’anno in cui il fascismo condusse la fase finale dell'attacco alle organizzazioni politiche e sindacali e alle strutture dello Stato liberale, per giungere infine alla conquista del potere. Già il 1º maggio ci furono scontri su tutto il territorio nazionale durante la Festa del Lavoro. Si contarono a fine giornata 12 morti. Nel ricordo di quelle tragiche giornate, abbiamo ricostruito i fatti, che valsero alla Croce Verde A.P.M. una Medaglia di Bronzo al Valor Civile per l'opera di soccorso prestata.
Squadre fasciste in marcia |
Il 20 luglio 1922 si dimise il governo Facta. Dopo cinque
tentativi infruttuosi di costituire un nuovo governo, il Re reincaricò lo
stesso Facta, che formò una coalizione ancor più debole della precedente. In
questo contesto, Il 31 luglio 1922 l'Alleanza del Lavoro, sigla in cui si
riunivano i sindacati di sinistra, proclamò uno sciopero generale a tempo
indeterminato in opposizione al fascismo.
I risultati furono disastrosi: lo sciopero ottenne soltanto
di spaventare la borghesia e la classe media, instillando il timore di un
ritorno alle violenze, e dette a Benito Mussolini la possibilità di imporsi
come l'unica forza in grado di difendere la nazione. I fascisti si atteggiarono
a salvatori della patria, sostituendosi allo Stato nella repressione dello
sciopero, mantenendo in funzione i servizi pubblici, evitando l'interruzione
della produzione in numerose industrie e occupando i municipi delle città
amministrate dai socialisti.
Corriere della Sera, 3 agosto 1922 |
A Milano, nel tardo pomeriggio del 3 agosto, squadre
fasciste confluite da tutta la Lombardia iniziarono a premere contro le porte
di Palazzo Marino. La Guardia Regia, posta a difesa dell'edificio, si scansò e
lasciò entrare la calca, mentre Gabriele D'Annunzio iniziò ad arringare la
folla dal balcone del Municipio.
I fascisti invadono Palazzo Marino e D'Annunzio parla dal balcone |
Iniziarono subito gravi scontri tra fascisti e scioperanti,
con numerosi feriti. Il Corriere della Sera scrisse il 4 agosto: “Il servizio
dei militi della Croce Verde A.P.M. è stato quanto mai encomiabile: essi si
sono prodigati ieri, affrontando spesso il fuoco incrociato delle parti in
conflitto, per soccorrere i numerosi feriti, dando prova di alto civismo, che
va segnalata”.
Lettighe a mano della Croce verde A.P.M. e della Croce Bianca in attesa di intervenire durante gli scontri |
Cortei fascisti attraversavano la città, cantando Giovinezza. Squadristi si misero alla guida dei tram, mentre altri affacciati dai finestrini puntavano moschetti e mitragliatrici sugli scioperanti. Il 4 agosto proseguirono gli scontri.
Fascisti sostituiscono spazzini e tranvieri durante lo sciopero |
Combattimenti violentissimi si verificarono nelle zone di Porta Ticinese, Porta Genova, Porta Nuova, Crescenzago, Monforte. A Dergano fu assaltato dai comunisti un circolo fascista; un uomo di 52 anni rimase gravemente ferito da colpi di arma da fuoco e fu soccorso dalla Croce Verde.
Fascisti alla guida di un tram nel pomeriggio del 4 agosto 1922 |
Una spedizione punitiva assalì un circolo socialista di via
Paolo Sarpi, che fu colpito da 50 colpi di pistola e da alcuni petardi. Una furiosa battaglia nel quartiere di via
Canonica e via Procaccini lasciò sul terreno due morti, uccisi dall'esplosione
di alcune bombe, tra cui un fascista. La forza pubblica stentò a riportare
l'ordine nel quartiere, e per sedare gli scontri in atto cominciò a sparare.
Decine le persone che dovettero rivolgersi a cure mediche in seguito
all'assalto.
Corriere della sera, 5 agosto 1922 |
Il Corriere della Sera scrisse nella cronaca degli scontri
che “...il fascista era stato colpito da una scheggia di bomba al cranio ed
aveva la fronte fracassata. Trasportato dalla Croce Verde alla guardia medica
di Paolo Sarpi, vi giunse morto. Qui venne identificato come Carlo Crespi, ex
milite della stessa Croce Verde, e fu tosto riconosciuto da alcuni suoi
compagni che lo avevano raccolto rantolante sotto il fuoco… nelle vie adiacenti
il fermento aumentava ad ogni minuto, accresciuto anche dalla vista dei feriti
che la Croce Verde, con rara abnegazione e sprezzo del pericolo, trasportava
dalla zona pericolosa”.
Squadre fasciste durante gli scontri |
In serata 200 camicie nere, appoggiate da autoblindo ed
armate di bombe, assaltarono la sede del giornale socialista
"Avanti!" in via Settala 22, dove si erano asserragliati una
quindicina di militanti socialisti, tra cui Pietro Nenni. La lentezza di
reazione dei vigili del fuoco, accorsi con molto ritardo, fece sì che
l'incendio si propagasse, rovinando completamente i macchinari e mettendo in
grave pericolo la stabilità dell'edificio stesso. Ci furono tre morti e
numerosi feriti, tra cui lo stesso Nenni, tutti soccorsi dalla Croce Verde
A.P.M.
La sede dell'Avanti in Via Settala dopo l'assalto e l'incendio |
Il bilancio finale degli scontri durante i tre giorni dello sciopero fu per Milano di cinque morti e oltre sessanta feriti. Il Corriere della Sera, in un articolo pubblicato il 7 agosto 1922, dal titolo “IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DURANTE LO SCIOPERO”, scrisse: “Un valido contributo al servizio di assistenza e di trasporto per i feriti venne dato dalla benemerita società di soccorso Croce Verde "Assistenza Pubblica Milanese". Essa ha mobilitato 90 uomini tra militi e graduati, dal loro personale volontario, quattro autolettighe, un camioncino a lettiga e quattro lettighe a mano, nonché una squadra di ciclisti ed una di motociclisti. Durante un servizio una delle autolettighe venne colpita da ben sette proiettili. Questa società fece 28 servizi con autolettighe e 14 con lettighe a mano”.
Corriere della Sera, 7 agosto 1922 |
Il 7 agosto 1922 lo
sciopero era fallito e si concluse. Tre mesi dopo, con la Marcia su Roma del 28
ottobre 1922, il fascismo arrivò al potere.
Gazzetta Ufficiale del Regno, 13 aprile 1926 |
La Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 1926 rese pubblica
la decisione di sua Maestà il Re di conferire alla Croce Verde Assistenza
Pubblica Milanese la Medaglia di Bronzo al Valor Civile con questa motivazione:
“2,3,4 Agosto 1922, in Milano. In occasione di gravi
conflitti provocati da elementi anarcoidi accorreva con i suoi militi e le
proprie autolettighe ove più grave era la mischia, più vivo lo scambio della
fucileria fra le parti contendenti, allo scopo di portare soccorso ai feriti ed
ai morenti e di alleviare le conseguenze della lotta, dando ovunque esempio, in
mezzo allo scatenarsi degli odi di parte, di filantropia e di sprezzo del
pericolo”.
Il diploma di conferimento è tutt'oggi conservato nella
vetrina del salone della sede di Via San Vincenzo. La Medaglia di Bronzo al
Valor Civile adorna il nastro tricolore della bandiera dell'Associazione.